Cos’è la Pirotecnica

Quando si parla di artifizi, si cade spesso di confondere gli artifizi bellici con i fuochi d’artificio che si usano per le feste (private come compleanni o quelle di pubbliche, le feste dei Santi).

– la tecnica con cui i fuochi d’artificio vengono prodotti è la pirotecnica. Essa è nata in Cina intorno a l’anno 1000 per opera di monaci, dopo la casuale scoperta della polvere da sparo intorno a l ’800.

La polvere da sparo o pirica venne usata durante le guerre: i primi ordigni bellici venivano lanciati tramite catapulte.

Si racconta che i cinesi usavano questa tecnica già nel VI secolo con i famosi razzi da guerra.

– i fuochi d’artficio sono esplosivi composti da sostanze chimiche, che a sua volta danno luogo a reazioni esplosive.

Essi possono essere far esplosi da terra, aria o acqua, producendo:

  • Luce
  • Rumore
  • Fumo
  • Materiale solido in combustione che cadendo lentamente, produce striscioline o coriandoli.

– la struttura degli artifizi varia in base all’utilizzo, quindi possiamo trovare:

  • Casse o torte pirotecniche: sono parallale pipedi di cartone. Formati da un numero variabili di mortai in cartone pressato di calibro ridotto.

Ogni piccolo mortaio contiene un’unica bomba d’artificio, il cui risultato è simile a quello delle bombe classiche, ma in dimensione e qualità ridotta.

Una cassa pirotecnicapuò avere da 9 a 200 colpi (o lanci). Hanno una miccia di accensione e una di collegamento.

Sia l’accensione che la sequenza di sparo, è decisa dal costruttore alla fabbricazione.

Inoltre, le casse pirotecniche possono essere professionali e di libera vendita.

  • Mortai: sono tubi cilindrici di lamiera o ferro o resina. Il diametro varia in base al calibro che il pirotecnico sta utilizzando.

Il mortaio è tenuto in piedi da un asta metallica detta “spalletta” oppure può essere interrato o fissato al terreno.

L’altezza del mortaio varia 7 – 8 volte il diametro.

– N.B = a differenza della torta pirotecnica, (che una volta usata dev’essere smaltita secondo precise norme di legge), il mortaio può essere ricaricato ad ogni nuovo spettacolo pirotecnico, ma mai nello stesso spettacolo, perché ogni artifizio produce fiamme e braci dovute all’involucro, che sono molte pericolose.

– chi utilizza gli artifizi pirotecnici va incontro a due fenomeni:

  • Deflagrazione: è provocata da una spoletta, che si accende all’atto del lancio. La deflagrazione è l’accensione che proietta nel cielo forme geometriche.
  • Detonazione: è il fenomeno che interessa materiali esplodenti detti  “detonanti”, che generano fenomelogie meccaniche più distruttive della deflagrazione. I materiali detonati sono usati in campo civile, per spaccare, tagliare o forare in cava o in ambito bellico.

– comunque sia, utilizzare un artifizio non è uno scherzo. Se mal usato potrebbe causare danni irreversibili.

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