La vita bugiarda degli adulti recensione

la vita bugiarda degli adulti recensione

La vita bugiarda degli adulti è un libro scritto da Elena Ferrante, la scrittrice di cui ancora oggi non si conosce l’identità, avendo lei voluto mantenere il riserbo sulla sua vita. Il libro è narrato in prima persona da una ragazzina liceale agli inizi della sua carriera scolastica nella scuola secondaria di secondo grado. Quanti pensieri affollano la testa di una ragazza così giovane e insicura. Una bambina che sta diventando donna e in quel preciso momento evolutivo ascolta il padre lamentarsi con la madre, sostenendo che in viso e nel carattere sta assomigliando sempre più alla sorella con la quale non si parla da anni.

Giovanna, questo il nome della protagonista narratrice, ne resta sconvolta al punto tale da voler conoscere la zia, così diversa dai suoi genitori, così sincera da sembrare sopra i generis. Le insegnerà tanto con le sue parole, parole senza filtri e senza censure. Ma saranno veramente tutte vere le cose dette dalla zia? Una zia ingombrante, affettuosa e offensiva a seconda della situazione o dello stato emotivo della giornata.

Gli adulti che mentono, gli adulti che difendono, che ci provano, che si nascondono, che vengono scoperti, che appaiono ridicoli o patetici: tutto questo e molto altro sono gli adulti per Giovanna alla sua età. E poi c’è il sesso, quello degli adulti, fatto di tradimenti, di mancanze, di devozioni, di finto rispetto e quello dei giovani, fatto per scoperta: più per curiosità che per desiderio.

Il libro ci porta nel mondo e nella testa di Giovanna, tutt’altra cosa la serie tv uscita su Netflix, dove ampio spazio è dato al dialetto napoletano (non così nel libro dove si capisce comunque l’appartenenza partenopea dei personaggi), ai dibattiti tra coetanei e, unica nota positiva della serie, ai mezzi d’epoca!

Il confronto tra serie tv e libro non regge, perchè quest’ultimo è un romanzo di formazione, l’altra una serie scadente per ragazzini. Tra l’altro viene meno il messaggio che l’autrice voleva far passare: la disgregazione dei rapporti familiari.

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