Il congiuntivo attivo di λύω

Il congiuntivo attivo di λύω

Fra tutti i modi verbali del greco, il congiuntivo è probabilmente il più “raffinato”. Non è un modo che grida, come l’imperativo; non è un modo che racconta, come l’indicativo; non immagina come l’ottativo; il congiuntivo suggerisce, proietta, decide per te il tono di una frase.

È il modo della possibilità “forte”, della volontà, della proposta, della previsione carica di intenzione. Nel caso del verbo λύω, la flessione del congiuntivo offre un esempio chiaro della morfologia di questo modo nella lingua attica. Vediamolo in dettaglio nel corso di quest’articolo

Caratteristiche generali della formazione del congiuntivo

Il congiuntivo greco presenta alcuni tratti morfologici costanti:

1. Assenza dell’aumento

A differenza dei tempi storici del modo indicativo, come abbiamo visto per l’imperfetto, il congiuntivo non è contraddistinto dalla presenza dell’aumento.

2. Vocale tematica lunga

La caratteristica principale è l’uso della vocale tematica allungata:

  • οω
  • εη
  • ει

Questa trasformazione non ha valore semantico, ma indica morfologicamente il modo congiuntivo, costituendone un tratto distintivo formale.

3. Desinenze personali attive regolari

Le desinenze sono quelle del sistema verbale primario, applicate a un tema con vocale tematica lunga.

Coniugazione del congiuntivo di λύω

1ª persona singolare λύω

Morfologia

  • Tema: λυ-
  • Vocale tematica lunga: ω
  • Desinenza: -∅ (La 1ª persona singolare del congiuntivo non differisce in alcun modo dalla 1ª persona singolare dell’indicativo.)

Valore

Esprime un’azione non determinata nel tempo, con carattere durativo o abituale.

Funzioni sintattiche principali

  • Volitiva (raramente): soggetto che esprime la propria intenzione, con sfumatura più formale dell’indicativo.
  • In dipendenza da particelle finali: ἵνα, ὅπως, ὡς.
  • In periodo ipotetico eventuale con ἐάν, anche se più frequente la 3ª singolare/plurale.

Esempi

  • ἵνα λύω τὴν ψυχὴν τῶν φίλων – affinché io allevi l’animo degli amici.
  • ἐὰν λύω, raro e più letterario – se io sciolga / qualora sciolga.

2ª persona singolare λύῃς

Morfologia

  • Tema: λυ-
  • Vocale tematica lunga: η
  • Desinenza:

Valore

Azione durativa-eventuale, spesso con taglio futurizzante nelle protasi.

Funzioni tipiche

  • Protasi eventuale con ἐάν: la forma più frequente al singolare.
  • Negazione proibitiva (più tipica con l’aoristo, ma attestata).
  • In preghiere, ammonizioni, consigli nel registro elevato.

Esempi

  • ἐὰν λύῃς, ἥξεις – se sciogli (azione abituale o eventuale), verrai.
  • μὴ λύῃς τὸν λόγον – non interrompere (non continuare a sciogliere il discorso).

Terza persona singolare: λύῃ

Morfologia

  • Tema: λυ-
  • Vocale tematica lunga: η
  • Desinenza: -∅ (la terza desinenza singolare non marca la persona, poiché viene assimilata la iota dalla eta.)

Osservazione importante:

La forma λύῃ è identica nell’attivo e nel medio-passivo: la distinzione dipende dal contesto.

Valore

Molto frequente in costruzioni di:

  • eventualità
  • scopo
  • finalità dopo verbi di timore (con μὴ)

Esempi

  • ἐὰν λύῃ τὰ δεσμά, ἐλεύθερος γένηται – se scioglie i legami.
  • μὴ λύῃ τὴν πίστιν – che non rompa la fiducia.

Seconda persona duale: λύητον

Morfologia

  • Tema: λυ-
  • Vocale tematica lunga: η
  • Desinenza duale: -τον

Valore

Usata per rivolgersi a due interlocutori: forma rara nei testi successivi all’età classica, ma ben attestata nella lingua attica.

Funzioni

  • Esortazione rivolta a due persone
  • Protasi eventuale duale

Esempi

  • λύητον τὰς ἔριδας – che voi due eliminaste / eliminaste continuamente le contese.
  • ἐὰν λύητον, πορεύσεσθον – se voi due sciogliete, andrete.

Terza persona duale: λύητον

Morfologia

Identica alla seconda duale, poiché il greco non distingue le due persone nel duale del congiuntivo.

Valore e uso

Riferita a due soggetti, senza coinvolgere l’interlocutore.

Esempi

  • ὅπως λύητον τὸ πρόβλημα – affinché quei due risolvano la questione.
  • ἐὰν λύητον, καλεῖν – se quei due sciolgono.

Prima persona plurale: λύωμεν

Morfologia

  • Tema: λυ-
  • Vocale tematica lunga: ω
  • Desinenza: -μεν

Valore

È la forma più caratteristica del congiuntivo esortativo.

Funzioni

  • Esortazione alla prima persona plurale: invito a fare qualcosa insieme.
  • Proposizioni finali: molto comune.
  • Impiego deliberativo nei dialoghi: “Che cosa dobbiamo fare?”

Esempi

  • λύωμεν τὰς ἀπορίας – risolviamo i dubbi.
  • ἵνα λύωμεν – affinché noi sciogliamo.
  • τί λύωμεν; – che cosa dobbiamo sciogliere?

Seconda persona plurale: λύητε

Morfologia

  • Tema: λυ-
  • Vocale tematica lunga: η
  • Desinenza: -τε

Valore

Usata in indirizzi formali e ammonizioni collettive.

Funzioni

  • Protasi eventuale
  • Finale
  • Esortazioni collettive
  • Norme morali o massime (soprattutto negli scritti filosofici)

Esempi

  • ἐὰν λύητε, ἀνέχεσθε – se sciogliete, sopporterete.
  • μὴ λύητε τὸν νόμον – non infrangete la legge (proibizione continuata).

Terza persona plurale: λύωσι(ν)

Morfologia

  • Tema: λυ-
  • Vocale tematica lunga: ω
  • Desinenza: -σι, con possibile nu ephelkystikon → λύωσιν.

Valore

È tra le forme più comuni nelle proposizioni subordinate e negli usi impersonali.

Funzioni

  • Finale: scopo riferito a più soggetti.
  • Eventualità: protasi aperte sul comportamento collettivo.
  • Prescrizioni generali: particolarmente frequente nei testi giuridici e normativi.

Esempi

  • ὅπως λύωσι τὸ ζήτημα – affinché risolvano la questione.
  • ἐὰν λύωσι, καλῶς ἕξει – se sciolgono, andrà bene.

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