Il Pericolo Dei Tag intervista

il pericolo dei tag

Erlond, nickname di Michele Morabito. Nato a Novara nel 2004, a dodici anni si trasferisce da Avigliana (To) a Mamer, in Lussemburgo, dove frequenta la scuola europea.

Ha pubblicato alcune storie sulla piattaforma Wattpad, vincendo il prestigioso premio Wattys2021 con la versione inedita del romanzo “Il Pericolo Dei Tag”, che si aggiudica anche il premio come migliore trama.

Appassionato di libri, cinema e musica.

Il “pericolo dei tag” è un giallo, un thriller che attraverso brevi capitoli, continui colpi di scena, mistero e comicità ha lo scopo di invogliare i giovani lettori a riprendere l’abitudine e riscoprire il piacere della lettura.

Leonardo Regia è il commissario di Polizia di Avigliana. È un uomo pigro, burbero, che odia il mistero. Dopo il ritrovamento di un cadavere e di un bigliettino con un messaggio misterioso, (ferita anca 1-4, prima del cuore), Regia diventa irascibile.

Il commissario e i due suoi colleghi, l’agente Mark e l’ispettore Angelo, devono decriptare questo ed altri messaggi per risolvere il caso. Tuttavia il mistero è troppo fitto, le vittime aumentano, le impronte sono inesistenti e ogni pista si rivela un vicolo cieco.

Tra interrogatori a pazze streghe, sordi e avventure comiche il killer continua a mietere vittime. Dalla centrale viene rubato un misterioso libro, proprio mentre Regia pensava fosse la soluzione. Il commissario si sente una marionetta e il killer lo controlla. Il suo temperamento peggiora, e ad ogni passo falso il cappio si stringe intorno al suo collo. I biglietti sono arrivati a 4-4, e quattro sono i cadaveri. Ora tocca al cuore. La tensione è alle stelle e il tempo è limitato.

Abbiamo posto all’autore tre domande:

Di cosa parla il libro?

Il Pericolo Dei Tag è una corsa contro il tempo per evitare uno spargimento di sangue. Un killer misterioso, intelligente, abile a non lasciare tracce, opera in un città tranquilla, dove un commissario burbero deve contrastarlo, capire l’obbiettivo del killer e prevedere la prossima mossa, nonostante non sopporti il mistero. Le uniche tracce sono incomprensibili bigliettini che minacciano una scia di morti per un obbiettivo ignoto. Insieme al commissario Regia, il lettore parteciperà all’indagine e tra personaggi particolari, catturati nella loro piena umanità, e scene esilaranti e a volte macabre, dovrà individuare l’astuto omicida prima che sia troppo tardi.

Perché dovrebbero leggerlo?

Il Pericolo Dei Tag è un libro adatto anche ai più grandi, ma soprattutto agli adolescenti perché ha uno stile semplice, veloce, incalzante e divertente. La ragione per cui scrivo è perché vorrei avvicinare i giovani alla letteratura mediante una scrittura più coinvolgente e intrattenente e credo che Il Pericolo Dei Tag possa compiere questo difficile compito. Quindi per chi desidera avventurarsi in una storia divertente, leggera, ma comunque carica di mistero, Il Pericolo Dei Tag è il libro adatto.

Cosa è per te la letteratura?

Ci vorrebbe un libro intero per spiegare cosa provo quando scrivo e leggo ( e chissà che non sia già in scrittura), ma la letteratura non è quella che insegnano a scuola, la letteratura è in noi e si divide in immaginazione, creatività, scrittura, che equivale a felicità. Quando leggo sono felice, quando immagino sono felice, quando scrivo sono felice. Io amo immaginare, amo la fiamma che anima chi la penna d’oro in mano impugna e nel profondo bramo l’incendio, quello che brucia qualsiasi cosa, anche nell’oscurità, quando tutto è freddo, quando sento che non ha senso proseguire, perché è nell’oscurità che si celano le migliori creature, oppure si scopre quale meravigliosa creatura si cela in noi. Questa è la letteratura, secondo me.

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