I dittonghi nella lingua greca antica

Nel greco antico, i dittonghi rappresentano una combinazione di due vocali, le protagoniste dell’argomento trattato nel precedente articolo, pronunciate all’interno della stessa sillaba. Essi svolgono un ruolo fondamentale nella fonetica e nella morfologia della lingua, influenzando sia la pronuncia delle parole che la loro evoluzione storica.
I dittonghi possono essere presenti in numerose forme grammaticali e sono essenziali per comprendere la corretta declinazione dei sostantivi e la coniugazione dei verbi. Per saperne di più su questi argomenti resta attivo all’interno del nostro blog in attesa che escano gli articoli che li tratteranno.
In questo articolo analizzeremo quindi i dittonghi greci, la loro classificazione, la loro pronuncia e il loro utilizzo nei diversi contesti linguistici.
Suddivisione dei dittonghi greci
Come afferma il libro Foglio Greco o Sia Arte di Apprendere La Lingua Greca Senza Precettore di Giovanni B. Scardavi, il termine dittongo deriva dalla parola greca δίφθογγoς, composta da δις, dis, due volte, e φθογγoς, ftongos, suono. Da ciò è facilmente deducibile come con questo termine si intenda una vocale doppia o un’unione di vocali pronunciate assieme, in modo che formano un’unica sillaba.
Con le vocali viste precedentemente, si vengono a formare ben dodici dittonghi e si classificano come propri (αι, αυ, ει, ευ, οι, ου) e impropri (ᾳ, ῃ, ῳ, ηυ, υι, ωυ). I propri si dicono tali, in quanto la loro pronuncia si avvalga di un doppio suono, gli impropri, invece, di un suono singolo. In questi ultimi, anticamente, si era soliti scrivere la iota a fianco delle vocali e non sottoscritta. Con il tempo quest’usanza svanì, ma venne prolungata nelle lettere maiuscole.
Alcuni esempi di dittonghi propri sono:
- αἰγίς = aigis (pelle di capra);
- αὐλή = aulé (corte);
- εὖγε = eughe (bene).
Alcuni esempi di dittonghi impropri sono:
- ἁρπυϊκός = arpuikos (arpa);
- ᾄδω = ado (canto);
- λινῳδικά = linodikà (ripetizione di canto)
Per quanto riguarda la quantità, i dittonghi sono sempre lunghi, ad eccezione dei dittonghi alpha-iota e omicron-iota che, a fine parola, si presentano come brevi, come nel caso di ἄνθρωποι.