Sostantivi contratti della seconda declinazione

Nella lingua greca antica, i sostantivi contratti sono parole in cui una vocale tematica del tema nominale si fonde con la desinenza del caso, dando origine a una vocale lunga o dittongo.
Questo fenomeno, comune anche nei verbi (φιλέω → φιλῶ), avviene, oltre che in alcuni sostantivi della prima declinazione, anche in alcune parole della seconda declinazione, in cui il tema termina in -ο seguito da una vocale iniziale della desinenza.
Perché avviene la contrazione
Il greco antico tende ad evitare lo iato (incontro di due vocali senza consonante intermedia). Per evitare la pronuncia di due vocali separate, queste si fondono in una sola vocale lunga o dittongo, secondo regole fisse di contrazione.
Esempio:
- Tema: δημο-, desinenza nominativo plurale: -οι
- Incontro: ο + ο → ου
- Risultato: δῆμοι (“popoli”)
I tipi di sostantivi contratti della seconda declinazione
I sostantivi contratti della seconda declinazione hanno il tema terminante in:
- -εο (tema in -εος) → es. ἥρως (gen. ἥρωος → contrazione)
- -οο (tema in -οος) → es. λεώς (“popolo”)
- -αο (tema in -αος) → es. ναύτης non appartiene alla seconda, ma ναός (“tempio”) sì, quando contratto (ναοῦ).
In realtà, nella II declinazione maschile e neutra i più frequenti sono quelli in:
- -οος
- -εος
- -αος
Declinazione dei sostantivi contratti della seconda declinazione
In base all’esito della contrazione si possono distinguere due modelli:
- sostantivi maschili uscenti al nominativo singolare in -οῦς;
- sostantivi neutri uscenti al nominativo singolare in -οῦν.
Genere | Numero | νοος → νοῦς “mente” | ὀστεον → ὀστοῦν “osso” |
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Singolare | Nominativo | νοῦς | ὀστοῦν |
Singolare | Genitivo | νοῦ | ὀστοῦ |
Singolare | Dativo | νῷ | ὀστῷ |
Singolare | Accusativo | νοῦν | ὀστοῦν |
Singolare | Vocativo | νοῦ | ὀστοῦν |
Duale | Casi diretti | νώ | ὀστώ |
Duale | Casi obliqui | νοῖν | ὀστοῖν |
Plurale | Nominativo | νοῖ | ὀστᾶ |
Plurale | Genitivo | νῶν | ὀστῶν |
Plurale | Dativo | νοῖς | ὀστοῖς |
Plurale | Accusativo | νοῦς | ὀστᾶ |
Plurale | Vocativo | νοῖ | ὀστᾶ |
Osservazioni
- Come afferma il libro Il Nuovo Greco di Campanini, nei casi diretti del neutro plurale ε + α dà α (anziché η, come previsto dalle leggi della contrazione) per analogia con le corrispondenti forme non contratte;
- i nomi contratti semplici sono perispomeni in tutti i casi, eccettuati il nominativo, l’accusativo e il vocativo del duale. I composti, invece, sono parossitoni: ad esempio περίπλοος → πεπίπλους.