Gli ebrei

egitto e palestina

Gli ebrei sono una popolazione nomade di origine semitica. Verso il II millennio sotto la spinta dei popoli del mare abbandonano la Mesopotamia per raggiungere la Siria, la Palestina e l’Egitto, dove sono spesso soggetti a persecuzioni e costretti a fuggire. Secondo la Bibbia, intorno al 1800 a.C. Abramo, obbedendo al comando del Dio Jahvè, lasciò la Mesopotamia per spostarsi verso la Palestina. Ad Abramo succedette il figlio Isacco e a questi il figlio Giacobbe. All’epoca di Giacobbe si abbattè sulla Palestina una grave carestia che obbligò alcuni gruppi di ebrei a spostarsi in Egitto per sopravvivere. Secondo la Bibbia furono chiamati da Giuseppe, uno dei figli di Giacobbe, che era divenuto un ministro del faraone.

Intorno al 1230 a. C., quando in Egitto regnava il faraone Rames II, troviamo il periodo del ritorno e della conquista della Palestina sotto la guida di Mosè, la terra promessa da Dio. Il viaggio fu durissimo, attraverso la penisola di Sinai, e durò 40 anni. Proprio sul monte Sinai Mosè ricevette da Dio le Tavole con i dieci comandamenti.

Mosè

Inizialmente gli ebrei erano composti da 12 tribù distinte e separate che si riunivano nel santuario di Silo, dove si conservavano le Tavole dei comandamenti. Intorno al X sec. a. C. il popolo ebraico, giunto in Palestina, si è fuso in un regime monarchico. Il primo sovrano ebreo fu re Saul. Dopo di lui ci fu re David che sconfisse i filistei e gli aramei e stabilì la capitale a Gerusalemme. Infine, il figlio Salomone alla morte del quale il regno si divide in due :

  • Regno di Giuda: con Gerusalemme capitale e fedele ai discendenti di re Salomone
  • Regno d’Israele: con capitale Samaria e composto dai ribelli che non riconoscono l’autoritĂ  dei discendenti di re Salomone
regno di giuda e israele

La scissione porta all’indebolimento del regno, soggetto alle invasioni dei popoli confinanti, così nel 722 a. C. il regno di Israele cade sotto il dominio degli Assiri e nel 587 il regno di Giuda viene distrutto dai babilonesi, guidati da Nabucodonosor, e la popolazione ebrea portata a Babilonia come schiava.

esodo ebrei

Solo dopo la caduta di Babilonia gli ebrei potranno tornare in Palestina da liberi ottenendo il permesso del re persiano Ciro. Resteranno comunque vittime degli altri popoli, sottomessi dall’impero persiano, poi dei macedoni e, infine, quando questi furono vinti e sottomessi dai romani, entrarono a far parte dei domini di Roma. Roma si opporrà sempre alla rinascita di uno Stato ebraico indipendente, tanto che nel 70 d. C. l’imperatore Tito distrugge il tempio di Gerusalemme punendo la resistenza degli zeloti. Nel 135 d. C. viene distrutta l’intera città di Gerusalemme dopo una rivolta indipendentista: i romani vietano agli ebrei di risiedere in Palestina causando la dispersione della popolazione nel mondo.

Soltanto nel 1948 l’ONU, alla fine della seconda guerra mondiale, assegna agli ebrei sopravvissuti il territorio di Palestina per costruirvi lo Stato di Israele. Il conflitto che ne è scaturito con i popoli palestinesi di origine araba non ha ancora trovato una soluzione condivisa.

siria, palestina, egitto

Gli ebrei furono il primo popolo monoteista, cioè che credeva in un solo Dio: Jeova (egli è).

File in formato word sugli ebrei

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

  1. Gennaio 19, 2021

    […] romani non si interessavano alla vita religiosa degli ebrei, almeno finchĂ© non creava problemi di ordine pubblico. Ai romani interessava solamente la […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĂ  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *